Bentornate capricciose!
Oggi vorrei fare con voi una riflessione sull’aspetto culturale e sociale dei capelli ricci. A differenza dei nostri cugini lisci, i capelli ricci hanno una storia tutta loro da raccontare. Una storia che inizia in epoche davvero antiche. Hanno attraversato periodi fiorenti e periodi di crisi fino ad arrivare ai giorni nostri e alla grande rivoluzione del riccio spettinato che fa tendenza, sì perchè basti vedere Rihanna su Vogue per capire che il riccio non ha più intenzione di sottomettersi a canoni di bellezza standardizzati!
I capelli mossi e perfettamente abboccolati trovano vita prosperosa già ai tempi di Maria Antonietta e alla corte di Luigi XV. C’è chi dice che la prima comparsa del capello mosso sia sulla Venere Di Milo. In epoca romana il capello mosso e addirittura raccolto in una specie di “messi bun” era sinonimo di bellezza e raffinatezza. Anche nell’antica Grecia le Dee venivano raffigurate con i capelli mossi.
Dalla forma perfetta, i capelli ricci conoscono un periodo di ribellione totale negli anni ’60 in cui esplode lo stile “cotonato” andando a stravolgere completamente il look perfetto ed angelico che rappresentava fino ad ora.
Questa tendenza sbarazzina si protrarrà fino agli anni ’80, anni in cui molte celebrità scelgono questo stile come ad esempio Cher, Sarah Jessica Parker, Madonna e Julia Roberts.
Ma i capelli ricci hanno conosciuto anche anni bui. Anni in cui hanno fatto capolino le prime piastre per capelli, che promettevano chiome lucide e perfette a chiunque. Gli anni 90 e i primi 2000 sono stati anni difficili per le ricce naturali. La chioma liscia non solo era vista come sinonimo di bellezza e ordine ma denigrava in modo drastico la chioma riccia, trasformandola in sinonimo di bruttezza e disordine. L’esempio più lampante di questa corrente di pensiero è il film che vede Anne Hathaway protagonista “Pretty Princess” del 2001.
Persino le ricce naturali Rihanna e Beyoncè hanno ceduto alla piastra per moltissimo tempo, segno evidente di questa moda che “liscio è meglio”.
Il riccio afro ha conosciuto periodi ancora più bui. Se il mosso era facilmente mascherabile, il riccio afro doveva essere eliminato. Sui capelli ricci è stato fatto di tutto: dalla piastra chimica a quella manuale, le afro degli anni 2000 hanno sopportato periodi in cui evitavano l’umidità come la peste.
Da Alicia Keys, Kerry Washington, Drew Sidora, e tante altre attrici e celebrità afroamericane hanno portato i capelli perfettamente lisci durante questi anni, ne sono dimostrazione numerosi Red Carpet e comparse cinematografiche.
Che cosa è cambiato adesso?
L’accettazione del riccio naturale traccia la sua strada parallelamente all’accettazione di se stessi in tutte le nostre forme fisiche, con pregi e difetti. Dalle passerelle con modelle curvy, alla denuncia del body shaming. Stiamo accettando l’idea (o provando a farlo) che la perfezione non può esistere, che la bellezza è priva di canoni, e questo avviene soprattutto anche nei social. Nonostante vi sia ancora un grande lavoro da fare, stiamo portando avanti una piccola rivoluzione silenziosa (nemmeno tanto): anche le ricce sono eleganti, anche le ricce sono in ordine, posso presentarmi ad un colloquio di lavoro o ad una cerimonia anche con i capelli ricci e non essere derisa per questo!
Non è una cosa grandiosa quello che stiamo facendo? Nel mio piccolo, ne sono orgogliosa.
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